Capelli in salute: la parola al dermatologo.
Quante volte devo lavare i capelli? Perché cadono i capelli? Come mi prendo cura dei miei capelli? A questi dubbi e ad altre domande ha risposto il Prof. Andrea Corbo, specialista di dermatologia e medicina estetica a Roma.
Partiamo da una domanda che si lega al periodo dell’anno che sta per iniziare: in estate i capelli vengono lavati più spesso rispetto all’inverno perché fa molto caldo e si suda di più. Esiste una correlazione tra lavaggi frequenti ed eccessiva caduta dei capelli?
Non c’è alcuna correlazione tra lavaggi frequenti e un possibile aumento della caduta dei capelli, a una condizione: che il prodotto utilizzato per lo shampoo non sia un prodotto aggressivo. Se lo shampoo non è aggressivo ma è un prodotto studiato ad hoc per capelli delicati o in generale per lavaggi frequenti, non c’è alcun problema. Anzi, aggiungo un dettaglio che riguarda gli uomini: con il passare degli anni, vanno incontro a un problema che si chiama alopecia androgenetica (calvizie), ovvero la classica caduta dei capelli. Perché accade? Perché il capello diventa maggiormente seborroico, il grasso ostruisce lo sbocco del pelo, lo soffoca, il capello si assottiglia, va in sofferenza e cade. Questa considerazione ci porta a una prima conclusione importante: il primo nemico dei nostri capelli è il sebo.
Su capelli strutturalmente più secchi come quelli femminili il problema non rileva; l’uomo, invece, se vuole salvaguardare la sua chioma ha il dovere di lavare i capelli tutti i giorni. La vecchia credenza che sconsigliava i lavaggi frequenti era legata a tempi diversi da quelli che viviamo, tempi in cui non c’erano detergenti delicati e i lavaggi eccessivi danneggiavano realmente i capelli.
A proposito di caduta dei capelli, quando questa può dirsi fisiologica e dunque non meritevole di particolari preoccupazioni? In alcuni mesi, in presenza di determinate condizioni? E quando, invece, bisogna indagare più a fondo?
I capelli hanno un ciclo fisiologico, e il loro ricambio avviene due volte l’anno: in primavera e in autunno (in quest’ultimo caso con maggiore evidenza). In questi due momenti, una caduta che consiste in un numero di capelli persi pari a 60/70 al giorno è fisiologica e non deve in alcun modo preoccupare, perché nello stesso giorno ne nascono di nuovi, in egual misura. Quando dobbiamo soffermarci, dunque, sulla caduta? Quando il bilancio diventa negativo: se ne perdo molti e ne crescono di meno c’è qualcosa che non torna. E come possiamo accorgercene? Se accade, nel giro di un paio di mesi possiamo notare capelli più sottili e più radi, che vengono via più facilmente quando li spazzoliamo. Vederli cadere con una chioma folta non deve, quindi, preoccupare.
Quali sono le malattie più frequenti che riguardano i capelli e quali gli approfondimenti diagnostici a cui poter ricorrere per verificarne lo stato di salute?
La prima caratteristica/disturbo del capello di cui dobbiamo occuparci è senza dubbio l’alopecia androgenetica di cui parlavamo prima, a cui tutti gli uomini vanno incontro, con tempi e modalità diverse perché legati alla sensibilità del cuoio capelluto nei confronti del testosterone. Questa, però, non è una malattia ma una caratteristica fisiologica. Se parliamo, invece, di disturbi che si avvicinano alla patologia non possiamo non citare la carenza di ferro: pensiamo, per esempio, all’anemia tipica delle donne in allattamento, che rende i capelli molto fragili, sottili, spenti, opachi, e dalla perdita uniforme e generalizzata, indipendentemente dalle aree del cuoio capelluto. In questi casi è sufficiente procedere con un esame ematochimico in grado di rilevare la carenza di ferro e correre ai ripari con degli integratori, capaci di risolvere il problema in due o tre mesi.
Un altro disturbo importante, più frequente nell’uomo, è la dermatite seborroica, caratterizzata da irritazione, rossore e desquamazione. Il cuoio capelluto è grasso, seborroico e come abbiamo precisato prima il sebo è il primo nemico dei nostri capelli. L’effetto è la caduta dei capelli concentrata anche in questo caso (come per la calvizie) nel vertice, perché è il vertice la zona del cuoio capelluto più ricca di ghiandole sebacee.
Un altro problema frequente è l’alopecia areata: in questo caso siamo di fronte a una vera e propria malattia, caratterizzata da aree tonde in cui si verifica la totale assenza di capelli. È un problema che interessa indistintamente il sesso maschile e il sesso femminile: il paziente, nell’arco di pochi minuti o pochi giorni, perde i capelli in zone tonde della grandezza di una moneta, singole e isolate oppure multiple. Le cause dell’alopecia areata sono in prima battuta legate a un malfunzionamento della ghiandola tiroidea, su cui si devono quindi concentrare i primi approfondimenti ma c’è anche una caratteristica di familiarità da considerare. La causa più frequente a livello statistico, resta, però un momento di particolare stress: un dispiacere, un forte spavento, tanto immediato e improvviso quanto inaspettato.
Quanto è importante ciò che mettiamo nel piatto per la bellezza e la salute dei capelli?
Attraverso la pelle e i capelli riusciamo a vedere molte cose che accadono all’interno del nostro corpo. Una fra queste è il funzionamento del metabolismo, che è regolato sia dalla ghiandole endocrine che da quello che mangiamo. Dei bei capelli e una bella pelle sono il segno tangibile che il nostro metabolismo funziona bene: avere un’alimentazione sana aiuta il metabolismo e, di riflesso, i nostri capelli.
Per dirla con ironia, sappiamo tutti riconoscere se i nostri animali domestici sono in salute guardando il loro pelo, che appare lucido e forte: non siamo né cani né gatti, ma la similitudine vale ugualmente, anche per noi.
Come si fa a scegliere i prodotti giusti per prendersi cura in modo completo delle nostre chiome?
Normalmente ai miei pazienti consiglio di non usare prodotti specifici per i capelli grassi, o per la forfora, perché di solito sono aggressivi. Ecco perché preferisco consigliare uno shampoo per capelli delicati da usare più volte alla settimana. Ci sono, poi, in abbinamento alla detersione anche degli ottimi integratori a base di biotina: la biotina è una vitamina (vitamina H), molto utile per la corretta crescita dei capelli, perché migliora e stimola il ricambio cellulare. Per questo è opportuno assumerla in corrispondenza del cambio stagione, sotto forma di integratori perché nei cibi è presente in ridotte quantità.
Infine, per quanto riguarda le lozioni, ricordo che è sempre opportuno farsi consigliare quella giusta dal dermatologo, che conosce sia le caratteristiche del prodotto che quelle dei nostri capelli. A tal proposito, colgo l’occasione per una precisazione conclusiva molto importante: lo specialista dei capelli è il dermatologo. Non esiste il tricologo, figura tanto in voga negli ultimi anni: il dermatologo si occupa della pelle e degli annessi cutanei, quindi capelli e unghie.
Il Professor Andrea Corbo vive e svolge la sua attività a Roma. È specializzato in Dermatologia e Venereologia, con particolare riguardo alla prevenzione dei Melanomi cutanei. Docente in Dermatologia presso i Master in Medicina Estetica dell’Università “Tor Vergata” di Roma e dell’Università degli Studi di Camerino. Vanta un’esperienza ultraventennale nell’ambito della Medicina Estetica ed è figura di riferimento sia come libero professionista, che come Docente presso gli Atenei e le Scuole più accreditate del settore. Ha fondato, a Roma nel 2007, la MedicalSpa, Ambulatorio Medico Polispecialistico, di cui è, a tutt’oggi, il Direttore Sanitario.
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